Ci sono leggi che regolano lo smaltimento di rifiuti speciali, per la tutela dell’ambiente in cui viviamo, ma proprio per evitare che alcune sostanze tossiche e che si biodegradano in decine se non centinaia di anni vengano in contatto con corsi d’acqua, terreno e ambiente circostante.
Uno di questi rifiuti speciali è il toner, infatti le cartucce esauste e i toner delle stampanti vanno smaltiti a norma di legge, per evitare rischi penali e sanzioni salatissime.
La Legge D.Lgs 152/06 che sostituisce il Decreto Ronchi del 1997 obbliga le aziende e i professionisti con posizione IVA a gestire i rifiuti speciali e i materiali esausti da stampa informatica in maniera corretta.
Il titolare produttore dello scarto, del rifiuto è responsabile per tutto il ciclo di smaltimento del toner, dalla sua sostituzione fino allo smaltimento corretto e documentato.
Quali Sono i rischi di uno smaltimento non corretto?
A parte i danni ambientali, a livello di legge i toner per stampanti esausti non possono essere smaltiti in discarica dalle aziende, ma soltanto dai privati. Lo regolano le leggi 152/2006 e 125 del 2015.
Chi traspora i rifiuti di stampa con mezzi aziendali senza documenti che autorizzano l’operazione rischia il sequestro del mezzo di trasporto.
Vanno compilati appositi moduli per tracciare lo smaltimento dei toner acquistati e usati dalle aziende.
Anche chi ha le fotocopiatrici a noleggio, è tenuto a smaltire per proprio conto in quanto utilizzatore delle cartucce e dei toner, anche se non è proprietario della fotocopiatrice.
I locatori delle apparecchiature di fotocopia possono smaltire loro i rifiuti di stampa, solo se autodichiarano legalmente di sollevare il fruitore dall’operazione di smaltimento dello scarto.
Tutta la modulistica e le operazioni di smaltimento analisi registro carico e scarico dei rifiuti di stampa sono a carico dell’utilizzatore delle cartucce o toner(SISTRI, CER, FIR E MUD)
Anche dare l’incarico a mezzi di trasporto speciali adibiti al trasporto e smaltimento e vigilare che le operazioni vengano svolte in maniera corretta sono a carico dell’azienda utilizzatrice dei toner. L’azienda che usa i toner è responsabile di tutta la procedura di smaltimento, qualunque soggetto la svolga.
Le multe sono salatissime in caso di inadempienza, fino al 92 mila euro e più, a carico dell’azienda responsabile dell’uso dei toner o cartucce.
Che procedura seguire per smaltire correttamente i toner?
Secondo la legge, al ritiro l’azienda deve ricevere la prima copia del FIR, che certifica la presa in carico del rifiuto da smaltire. Il Modulo si compone di 4 copie, la prima va al responsabile d’uso e produttore del rifiuto speciale, le altre 3 copie le prende il trasportatore fino all’impianto deputato allo smaltimento. La seconda copia rimane al deposito e impianto dove viene portato il materiale da smaltire, la terza copia rimane anch’essa al trasportatore, la quarta deve essere restituita al produttore del rifiuto entro 90 giorni dalla presa in carico del materiale di smaltimento dall’impianto a cui è stato conferito.
I documenti vanno conservati da parte del responsabile dello smaltimento(l’azienda che ha usato il toner) per 5 anni, e indicato dove sono conservati.
E’ possibile effettuare tutta la procedura di smaltimento oppure delegare aziende deputate alle operazioni, ma sempre a responsabilità del conferente, a rischio di sanzioni come indicato sopra in caso di inadempienze.
L’approfondimento in questo articolo è stato curato da RomaPCPoint, partner di TonerBoss
E tu come operi per lo smaltimento a tutela dell’ambiente in cui vivi?