Fallacia dei costi sommersi

Hai un abito o un vestito nell’armadio che non indossi da anni ma sei riluttante a liberartene? Pensi: “Non posso buttarlo via perché l’ho pagato bene“; oppure hai riviste e libri che si sono accumulati nel tuo appartamento affollato, ma non li scarterai dandoti questa motivazione: “Li leggerò di nuovo quando ne avrò il tempo”. Oppure potresti trovarti in una relazione senza uscita ma dici: “Non posso arrendermi perché ci ho già messo tre anni e devo farcela“. Rimanere bloccato su ciò che già hai perché hai paura che lasciarlo andare significherebbe che hai sprecato tempo o denaro equivale dunque ammettere di aver commesso un errore.

Se ti riconosci in qualcuno di questi casi vorrà dire che stai soffrendo per l’impegno a sostenere i costi irrecuperabili. Stai cercando di recuperare il tuo investimento trattenendolo perché non puoi accettare che non funzioni più.

Quali sono i costi irrecuperabili?

Possiamo pensare al costo irrecuperabile come incentrato sul costo passato piuttosto che sull’utilità futura. Sei preoccupato di ciò che hai “pagato” per qualcosa piuttosto che di ciò che ne trarrai in futuro. I costi irrecuperabili sono decisioni che guardano indietro.

Gli esseri umani sono l’unica specie che onora questo tipo di costi. I ratti di laboratorio possono mostrare un’esplosione di attività mentre affrontano prove di estinzione quando i rinforzi sono stati eliminati, ma imparano rapidamente a cercare altrove per le ricompense.

A differenza del topo “razionale”, gli esseri umani sembrano condannati a riflettere continuamente sulle loro decisioni passate, cercando di dare loro un “senso” e di giustificare le loro decisioni future facendo riferimento ad esse.

Onorare i costi irrecuperabili può essere spiegato dall’avversione alla perdita: non ti piace l’idea o la sensazione di perdere.

Trappola dei costi sommersi

Un costo sommerso (o sunk cost) è un costo che non può essere recuperato o modificato ed è indipendente da eventuali costi futuri che si potrebbero sostenere. Sarebbe meglio provare a recuperarlo, liberandosene, Eppure non è così semplice. Si resta più facilmente intrappolati nei costi sommersi di quanto si riesca a pianificare meglio per il futuro.

I motivi per cui ci troviamo intrappolati in questi costi sommersi o irrecuperabili sono essenzialmente relegabili in alcune macro aree psicologiche.

Alla base della psicologia dei costi affondati dunque vi è la consapevolezza che l’effetto dei costi irrecuperabili è la tendenza generale delle persone a continuare uno sforzo, o continuare a consumare o perseguire un’opzione, se hanno investito tempo, denaro o qualche risorsa in esso.

Psicologia dei costi affondati

Innanzitutto c’è la teoria dell’impegno, ovvero la tendenza a rimanere bloccati in un impegno a prescindere dal costo, per puro istinto di determinazione e di volontà di compimento delle proprie azioni.

C’è poi la teoria del prospetto, si vuole vuoi dimostrare che quella spesa o quell’investimento non è stato uno spreco, quindi si rimane nella speranza che le cose migliorino, si dimagrisca per indossare l’abito costoso stipato in fondo all’armadio; il partner tossico rinsavisca e non ci faccia pentire della macchina che gli abbiamo regalato o della casa acquistata assieme, e così via.

E, infine, la più comune: l’inerzia dell’azione, cioè è più facile non cambiare piuttosto che iniziare il cambiamento, in parte a causa della paura di un rimpianto immediato.

In ogni caso è l’assenza di ricompensa che rende questo sconcertante fino a quando non riconosciamo che è l ‘“interpretazione” del cambiamento e la “necessità di spiegare” il passato che ci tiene intrappolati.

Tutti i costi fissi sono considerati costi irrecuperabili?

In contabilità, finanza ed economia, tutti i costi irrecuperabili sono costi fissi. Tuttavia, non tutti i costi fissi sono considerati irrecuperabili. È facile immaginare uno scenario in cui i costi fissi non vengono affondati; ad esempio, il prodotto in disuso potrebbe essere rivenduto o restituito al prezzo di acquisto.

Sia gli individui che le imprese devono sostenere costi irrecuperabili. Ad esempio, qualcuno potrebbe andare al negozio per acquistare una nuova automobile, per decidere solo all’arrivo di non effettuare l’acquisto. La benzina utilizzata per lo spostamento è un costo irrecuperabile: il cliente non può pretendere che la stazione di servizio o il concessionario lo compensino per il chilometraggio.

Costi fissi e irrecuperabili per le imprese

Le aziende generalmente prestano maggiore attenzione ai costi fissi e irrecuperabili rispetto ai singoli consumatori poiché i numeri hanno un impatto diretto sui profitti di un’azienda. Per le imprese, i costi fissi includono tutto ciò che deve essere pagato affinché la produzione avvenga, ma rimangono gli stessi indipendentemente dal fatto che la produzione sia alta o bassa. Ad esempio, l’affitto di una fabbrica è un costo fisso in quanto non cambia al variare della produzione.

I costi irrecuperabili e i costi fissi sono due diversi tipi di costi. Un costo irrecuperabile è sempre un costo fisso perché non può essere modificato o alterato. Un costo fisso, tuttavia, non è un costo irrecuperabile, perché può essere fermato, ad esempio, nella vendita o nella restituzione di un bene.

 

 

 

Lascia un commento