Energie rinnovabili: tipi ed esempi

Il concetto di energie rinnovabili è sempre più presente nella nostra quotidianità. L’attenzione sempre più elevata verso l’ambiente, difatti, ha portato il settore a cercare forme di energia alternative e più “green”. Si tratta di forme di energia rigenerabili e, quindi, non esauribili che non vanno ad impattare sulle riserve naturali del nostro pianeta riuscendo a rispettare l’ambiente. Quali sono, in particolare, queste energie rinnovabili? Come si producono? E quali sono le differenze con il non rinnovabile? Facciamo chiarezza.

Energie rinnovabili: cosa sono e quali sono

Le energie rinnovabili in Italia, così come nel resto del mondo, rappresentano la risorsa più importante per il futuro. Si tratta di una valida alternativa alla fonte cosiddetta non rinnovabile che privilegia, invece, lo sviluppo sostenibile. Le normative in termini di energia rinnovabile sono differenti da paese a paese ma, in generale, le energie sostenibili sono identificate (in tutta Europa) come:

  • solare (ottenuta dalla luce solare e dai raggi del sole);

  • eolica (ottenuta sfruttando la forza del vento);

  • biomasse (ottenuta dai rifiuti urbani e dai residui organici di piante ed animali);

  • geotermica (ottenuta sfruttando il calore della Terra);

  • oceanica (ottenuta sfruttando il movimento e la forza delle onde dell’oceano);

  • idroelettrica (ottenuta sfruttando l’energia cinetica dell’acqua).

Ma come ottenere energie rinnovabili? La modalità dipende semplicemente dal tipo di fonte da cui si intende produrre l’energia sostenibile. Per le energie rinnovabili esempi possono essere quella eolica e quella solare (le più diffuse). Se la prima si produce dal vento, la seconda si produce dal sole ma in maniera del tutto diversa. Nel primo caso si utilizzano particolari tipi di turbina e pale eoliche. Il vento fa ruotare le pale che, a loro volta, con il loro movimento, producono e contribuiscono all’immaganizzarsi dell’energia.

Per l’energia solare, invece, si utilizzano gli impianti fotovoltaici che catturano la luce solare attraverso le loro celle e la trasformano in maniera molto rapida in energia elettrica. Qual è la più facile da produrre? In base alla sua diffusione sembra essere quella solare. Volendoci chiedere tra le energie rinnovabili qual è più green, anche in questo caso pare spuntarla quella del sole. I pannelli fotovoltaici sono in continua evoluzione per garantire risultati (in termini di resa) sempre migliori.

Energie rinnovabili e non rinnovabili

Le energie rinnovabili, lo abbiamo visto, si contrappongono in maniera molto netta a quelle non rinnovabili. Rispetto a queste ultime, le rinnovabili hanno un occhio di riguardo in più per l’ambiente. Ma andiamo con ordine!

Le energie non rinnovabili vanno esaurendosi sempre di più man mano che vengono utilizzate. Per continuare la produzione, quindi, sarà indispensabile utilizzare nuove risorse (come ad esempio il petrolio). A risentirne maggiormente è l’intero ambiente dal momento che i livelli di inquinamento prodotti non sono indifferenti. Ogni gas tossico prodotto ed ogni scarto di anidride carbonica, infatti, finisce dritto nell’atmosfera andando ad inquinarla.

Le energie rinnovabili, invece, arrivano da fonti che non si esauriscono mai. La luce del sole, infatti, per quanto possa essere utilizzata per produrre energia sarà sempre disponibile, non si esaurisce ed è del tutto naturale. Risultato? Zero impatto sull’inquinamento. L’Italia è il terzo produttore di energie rinnovabili in Europa. L’energia idroelettrica prevale al nord mentre quella solare prevale, invece, al sud. L’energia eolica trova il suo habitat naturale nelle aree più ventose del Paese come le isole (Sardegna e Sicilia). La Toscana, invece, detiene attualmente il primato per la produzione di energia geotermica.

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